Le Cento Fontane di Torre del Greco: Un Patrimonio Artistico del XVIII Secolo
Le Cento Fontane risalgono al XVIII secolo, un periodo di grande prosperità artistica e culturale. Gaetano De Bottis, incaricato dall’Università nel 1738, avviò gli scavi per ripristinare i condotti del fiume Dragone, dando origine a questo complesso di fontane.
Una Rinascita dopo l’Eruzione del Vesuvio del 1794
Dopo l’eruzione del Vesuvio del 1794 che devastò la zona, i cittadini e De Bottis ricostruirono le cento fontane, ampliando e migliorando il progetto originale. Il nuovo padiglione presentava cento cannelle, da cui prende il nome, e nuovi lavatoi accessibili tramite un’enorme scala in discesa.
Declino e Abbandono
Nella seconda metà del secolo scorso, l’inquinamento delle acque causato dall’infiltrazione di fogne portò alla deviazione delle acque delle Cento Fontane in mare. Da allora, questo monumento rimase inutilizzato e trascurato.
Architettura e Simbolismo
Il complesso è quindi plasmato con colonne, archi e dettagli barocchi, rappresenta un’armoniosa fusione tra arte e architettura. Le statue scolpite con raffinatezza narrano storie uniche, arricchendo l’esperienza dei visitatori.
Ogni elemento architettonico e scultura è intriso di simbolismo, rappresentando miti, leggende e la vita quotidiana dell’epoca. Le colonne e gli archi fungono da cornice per narrazioni visive, trasmettendo significati profondi che catturano l’immaginazione di chi le osserva.
Infine, le Cento Fontane di Torre del Greco sono un tesoro storico e artistico che merita di essere preservato e valorizzato per le generazioni future.